Il Progetto

Progetto STAVALESCO- Standardizzazione, Stabilizzazione e Valorizzazione dei Tipi
Genetici Autoctoni (TGA) suini, ovi-caprini ed equini”


Stato dell’arte

La biodiversità è l’insieme delle differenze tra le caratteristiche: biologiche, morfologiche e
funzionali, esistenti tra gli individui che popolano un Bioterritorio o Bioregione e che
vivono in una condizione di equilibrio dinamico continuo. La Biodiversità, entro e tra ciascuna
specie vegetale o animale, è sotto il controllo di una base genetica caratterizzata da un
polimorfismo più o meno elevato, tale da permettere a ciascun gruppo di individui, nel corso
delle fluttuazioni ambientali, ottimali condizioni di sopravvivenza.
La presa di coscienza dell’importanza della biodiversità, in quanto patrimonio sociale per le
generazioni che si succedono, spinge l’uomo ad approfondire una serie di valutazioni per
implementare azioni logiche tese alla conservazione della ricchezza sociale. Le popolazioni
autoctone possono fornire materiale genetico di elevato valore per assicurare produzioni con
alte potenzialità sia nel contesto attuale che in quello futuro.
Dette considerazioni inducono ad effettuare uno studio approfondito sui Tipi Genetici
Autoctoni (TGA), quali:

  • – Leccese e Altamurana (ovini);
  • Garganica, Ionica e Derivata di Siria (caprini);
  • Murgese (equino),
    a rischio di estinzione e che, seppur nella ridotta numerosità, manifestano le caratteristiche
    “antiche”, per effetto di una limitata manipolazione da parte dell’uomo.



Obiettivi

Il progetto ha come obiettivo generale quello di gestire in maniera
ottimale le risorse genetiche animali per mantenerle e valorizzarle in vista di un loro impiego
nell’ambito di uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura
Lo studio che si intende condurre è legato alla valutazione genetica: a) per la programmazione
dei possibili piani di accoppiamento finalizzati alla conservazione della variabilità genetica, b)
per correlare la base genetica con gli aspetti morfo-funzionali e la qualità delle produzioni
ottenibili dagli stessi, c) per definire possibili azioni e/o strategie finalizzate alla conservazione
della risorsa in situ.
In particolare, le attività di studio riguardano:

  • Caratterizzazione genetica dei soggetti al fine di definire le condizioni di erosione
    genetica della popolazione dei TGA studiati;
  • Costituzione di una banca dati genetica;
  • Valutazione morfo-funzionale dei soggetti
  • Stabilizzazione e standardizzazione delle popolazioni;
    Inoltre, lo studio sulla qualità e la tipologia della materia prima permetterà una valutazione
    complessiva, in modo da definire le caratteristiche morfo-funzionali e produttive per una
    utilizzazione sostenibile dei TGAA studiati, anche attraverso l’implementazione di specifiche
    filiere per quanto riguarda i suini e gli ovini-caprini. Particolare interesse sarà rivolto al TGA
    Murgese utilizzato per attività riabilitative (ippoterapia) nonché a fini ludici, ricreativi e
    turistici quale esempio di possibile interdipendenza della biodiversità con le attività umane e
    possibile fonte di integrazione al reddito agrario.

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